DRAMMATICO – DURATA 123′ – ITALIA
Appena dopo aver compiuto 15 anni, il 20 novembre 2012 Andrea Spezzacatena si tolse la vita. Fu il primo caso in Italia di bullismo e cyberbullismo che portò al suicidio di un minorenne. L’incidente scatenante fu l’aver voluto indossare dei pantaloni rossi, regalo della madre, che a causa di un lavaggio sbagliato erano diventati rosa…
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Teresa la mamma di Andrea ha detto “sono contenta di questo film, spero che possa arrivare a più persone possibili”; aggiungo che non conoscevo questa storia del 2012 ma come tutte le tragedie filmate la butto al di là di ogni valutazione e per rispetto do il massimo, anche perchè il film mi è piaciuto: in ogni caso girato bene o girato male è sempre meglio sensibilizzare che far finta di nulla.
Bravo! Ti Stimo ! 5 Stelle , le piu grandi sta sera saranno solo per Andrea e a tutti quelli che hanno sofferto
ho letto il libro ,non ho mai preso sul serio il bullismo,almeno fino ha quando non ho conosciuto la storia di Andrea
La storia me la ricordavo, fra le tante altre storie successe sui soliti idioti che prendono in giro chi e’ “diverso” (se cosi’ vogliamo dire). C’erano negli anni ’80, e da quando c’e’ internet e i cellulari e’ andato tutto a scatafascio purtroppo.
Senza cervello, senza rispetto, ne’ per i coetanei ne’ per gli adulti. completamente fuori controllo e senza legge.
Una sola frase : sono contenta di non essere un’adolescente ai tempi odierni.
Tutto FINTO. E’ finto anche l’abbraccio in locandina. Per sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche del genere, la VERITA’ bisogna sbatterla in faccia senza mezzi termini… E, soprattutto, senza recitazione da filodrammatica… E senza “trucco e parrucco” in stile “Kiss me Licia”… L’acconciatura e gli occhiali del protagonista sono assolutamente improbabili, se non ridicoli. Per favore, lasciate i film denuncia a chi sa ancora fare film… In Italia, quasi nessuno.
Prolisso, lento, troppo lungo, solo nel finale succede qualcosina, ma davvero troppo timido come film di denuncia, bocciato.
Al di là del valore artistico del film, che passa in secondo piano, resta lo sgomento di fronte alla fragilità di certi ragazzi, all’eccessivo rispetto della privacy dei figli che impedisce ai genitori di indagare per capire il loro disagio , alla latitanza della scuola che a volte è perfino complice (mio figlio è stato bullizzato da un docente al liceo), alla incapacità fisiologica degli adolescenti del proiettarsi verso il futuro, nel capire che nulla è per sempre (una cosa che andrebbe loro ripetuta e ripetuta fino alla noia). Ringrazio questo film perchà offre un la alla riflessione, perchè dovrebbe essere utilizzato nelle scuole come titolo per un tema, come argomento di un dibattito, come spunto per uno spettacolo teatrale….Non cerchiamo la perfezione, usiamolo al meglio.
Presumo che abbia uno scopo prettamente educativo. E che l’aspetto più artistico passi in secondo piano. Mi sento a disagio nel dare un giudizio su questo film. La madre ha accettato/apprezzato, e se ne è fatta portavoce. Io dovrei conoscere di persona Andrea per poter esprimere quello che penso. Giustissimo mostrarlo nelle scuole, perchè il bullismo è una piaga maledetta ( pesavo 130kg, ne so qualcosa ). Ma credo che qui venga dipinta un figura di Andrea che sia monca, ondivaga nel suo essere. E la cosa mi tormenta, perchè mi fa oltre che arrabbiare, anche avere infinite domande. Poteva andare diversamente? Perchè era succube di Christian? Non importa fosse stato gay, bisex, o etero o confuso. Ma non mi convince la figura di Andrea che esce da questo film. Che resta da vedere.
un discreto film toccante e impegnato dall’altissimo valore umano e civile, hanno fatto benissimo a farlo vedere in molte scuole italiane, sensibilizzare è un’opera interminabile, peccato per certi tempi morti e certe piccole cadute nel corso del film
Bravi come sempre a quelli che montano i trailer per fare dei riassunti e ci evitano di vedere certi film.
Ma poi la coerenza nella sceneggiatura: “così vincono loro…” e poi sappiamo già alla fine chi ha vinto.
Il cinema italiano tranne rarissimi casi che NON comprendono questo inutile film, secondo me non merita di essere selezionato da questa stupenda piattaforma … in Italia attraverso demagogia e cliché spiccioli si vogliono fare pseudo film e il risultato è il NULLA ARTISTICO
Per quanto sia legata al quartiere di Roma dove sono state fatte molte riprese, idem una delle scuole e la nostra ”Villa”, purtroppo l’ho trovato un pochino leggero, senza nulla togliere alla bella e brava Pandolfi ed ai giovani attori che hanno recitato bene. A volte non basta la tragedia, bisogna saperla raccontare e far arrivare a tutti quel pugno allo stomaco che spesso viene alleggerito ed intriso troppo di una infinita dolcezza, i bulletti svaniscono, come ”graziati” dalle loro giovani eta’, nella realta’ chi di loro non ci sbatte forte il grugno da piccolo, magari prima di certi nefasti epiloghi, diventera’ quasi certamente un gran bastardo nella vita, ritengo utile accendere un faro anche sui loro volti, malgrado la legge non lo permetta. Piu’ durezza, con certi piccoli mostri.